Siamo donne e siamo curiose, anche nel lavoro.
La voglia di sapere, di imparare, di provare, è come la fame. In certi momenti ci piglia e dobbiamo soddisfarla! E proviamo, proviamo …
Passo in rassegna le mie sperimentazioni, velocemente, a memoria. Mentre le scrivo mi sorprendo, perché rispetto agli anni della mia esperienza, e sono quasi trenta vendemmie, le prove sono state tante. Non mi soffermo molto, quando vedo che una tecnica non porta al vino che penso, al vino che voglio (ebbene sì, voglio) provo con altro.
Vasche di vetroresina (sembra una parolaccia) che fino a qualche anno fa (forse anche 30!!!) erano l’innovazione.
Vasche di acciaio, coibentate, con griglie, con follatori, con marchingegni di tutti i tipi, di tutte le forme e dimensioni.
Botti di rovere, ciliegio, castagno, tonneaux e barrique … e chi più ne ha più ne metta. Il legno è il materiale che amo di più.
Vasche di cemento di forme spaziali, fate ad uovo, a piramide, tonde, quadrate, vetrificate non vetrificate.
Ed alla fine le ANFOREEEEEEEE
Da anni stiamo provando di tutto di più, ascoltiamo le voci ed echi che arrivano da tutti i pulpiti. E vi sapremo dire come vanno le cose, assaggiando i vini.
MA PRIMA DI TUTTO L’UVA!
